mercoledì 23 settembre 2015

I ... CUTUME' !!!!


E proprio ieri, mentre mi trovavo a sfaccendare, mi capitò tra le mani il mio meraviglioso libro di ricette siciliane. 
Lo aprii, mi feci prendere dalla scusa per fare pausa, cominciai  a sfogliare cercando qualche ricetta particolare, mentre ancora tutta la cucina era sotto sopra  (ma chi se ne importava), guardai l'indice, non so cosa cercassi esattamente, ma arrivai esattamente alla pagina dove lessi  "CUTUME' ".
Il nome.... si! Forse quello mi sembrò tanto simpatico al punto di provare almeno a guardare di cosa si trattasse.
Wowwww, pochi ingredienti e ce li avevo tutti ! Mi sarei messa subito all'opera , ma la ricotta, elemento principe dei Cutumè, doveva essere asciutta, senza il siero, e quello mi bloccò, ma solo in quel momento perchè non sarebbero passate oltre 24 ore prima di fare quei dolcetti, strani, ma che tanto mi attraevano. Così messa la ricotta a colare dal siero, questa mattina il mio primo pensiero furono i "Cutumè" !!!

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INGREDIENTI

400 gr di ricotta (al netto del siero)
200 gr di farina 00
2 uova
1 pizzico di sale
olio per friggere (io ho usato olio di arachidi)
Cannella q.b.
olio evo q.b.
Miele q. b. 


Mettere la ricotta in frigo, per una notte,  e far colare il siero.
In una larga terrina mettere la ricotta, senza il siero,  e lavorarla con una forchetta per qualche minuto 


Versare la farina setacciata, le uova ed il pizzico di sale


Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno ed aggiungere la cannella (q.b. secondo gusto personale)



Impastare bene, con il cucchiaio o con le mani se credete; dovrete ottenere un impasto molto molliccio 
ma ben amalgamato 


Lasciate riposare per 2 ore, 2 ore e mezzo.

In una larga padella, scaldare abbondante olio per friggere. Bagnatevi le mani nell'olio evo, prelevate piccole quantità di impasto che girerete tra i palmi e con il dito poi fate un buco al centro, abbozzando delle piccole ciambelle.



Tuffate le ciambelline nell'olio caldo.Aspettate che comincino a gonfiarsi e fatele dorare bene da entrambi i lati 


Appena cotti e ben dorati, metteteli su carta assorbente. 


Ancora tiepidi, cospargeteli di altra cannella ....

...... e di abbondante miele!

Bene ragazzi..... non immaginavo proprio! 
Non sono sfince, non sono bignè, anche se hanno una parvenza di entrambi. 
Non c'è zucchero nell'impasto, ma il connubbio tra queste ciambelline fritte, il miele e la cannella,  è davvero qualcosa di straordinario, oserei dire perfetto!


 Ho provato a fare ricerche per capire le origini di questi dolcetti molto siculi nel loro essere, ma con scarsi risultati. Grazie ai miei favolosi Amanti della Cucina Siciliana, che mi hanno aiutato nelle ricerche, sono venuta a conoscenza che i Cutumè, sembrerebbe,  siano originari del Catanese, anche se in molti non li conoscono. Altri ancora sostengono che siano originari del Trapanese, ma sta di fatto che sono Siculi e come tutte le particolarità Siciliane ...... sono davvero buoni!


La ricetta suggerisce di mangiarli tiepidi, a me sono piaciuti molto anche freddi , anzi forse anche meglio, perchè il riposo fa prendere di gusto i dolcetti con il miele e la cannella. Si mantengono morbidi e il loro profumo vale la pena di farli senza pensarci 2 volte.


Baci a tutti, Enza!


sabato 19 settembre 2015

Pollo fritto del Kentucky !!!


"Enza, sto cucinando..... provo a fare il pollo fritto del Kentucky. Lo hai mai mangiato???"
Così mi scrisse Maurizio un tardo pomeriggio dell'estate appena trascorsa.
Ovvio che no, non avevo mai mangiato il pollo fritto del Kentucky, ma subito pensai a qualcosa di  croccante, pensai ai fast food Americani, dove i bambini, ma anche i grandi, tanto amano mangiare. Niente posate, tutto con le mani ..... patatine fritte a go go e magari qualche salsetta di quelle che poi ti fanno bere per 1 giorno intero.
Mentre Maurizio descriveva, già mi sentivo quel sapore in bocca pur non conoscendone il gusto. Dovevo fare quel pollo fritto  a tutti i costi. Quegli ingredienti, così bene descritti, si sposavano bene con il mio palato e senza dubbio anche con quello di mio figlio, un adolescente che in fatto di fast food ne sa più di me (ovviamente).

Nenache a farlo apposta, qualche giorno dopo mi suonò il corriere... il mio amico Saverio mi fece la sorpresa inviandomi a casa la scatole delle Meraviglie di Ariosto e tra i tanti prodotti c'era anche l'insaporitore per carni arrosto e grigliate gusto piccante

Così mi decisi e un pomeriggio mi feci dare istruzioni precise da Maurizio (che tanto lo so .... prima o poi mi bannerà ) e rielencandomi gli ingredienti, subito notammo che nell'insaporitore c'erano proprio tutte quelle erbe e insaporitori piccanti che servivano per fare il pollo fritto (giuro, è proprio così). 


Per fare certe ricette, se anche apparentemente semplici, bisogna capire bene per non fare flop. Del resto non decisi di provare per poter  replicare successivamente, decisi proprio di preparare il pollo per cena e se avessi fallito, saremmo rimasti tutti digiuni. Ebbene si, qui ci voleva l'occhio dello Chef , che all'improvviso si vide arrivare decine di foto, proprio dall'inizio della preparazione, fino  alla fine e quando al primo pezzo fritto mi scrisse "ha un ottimo aspetto..... ci siamo!" mi trattenevo per non fare i salti di gioia !!!!



 Ma ancora dovevamo testarne il sapore. Assaggiai per prima e mi piacque immensamente e quando arrivarono i maschi gli concessi di prenderne qualche pezzo prima di cena, dovevo sapere subito cosa ne pensavano. Del resto Maurizio poteva solo vedere la foto, ma non poteva sapere se avevo azzeccato le dosi rendendo unico quel pollo, quindi ci voleva il parere dei miei maschi, che tanto non hanno remore a dirti in faccia se qualcosa non va.
E invece..........
Giuseppe aveva gli occhi a cuoricino e guardandolo diceva "deve essere bello croccante" ..... Sandro subito esordì dicendo "buono davvero" e ancora non sapevano cosa ci fosse in quel pollo e adesso lo svelo anche a tutti voi!


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INGREDIENTI:

1,5 kg di ali di pollo tagliate a pezzi
700 ml di yogurt bianco
800 gr circa di farina 00
1 barattolo di insaporitore Ariosto per arrosti piccanti 
2 uova
400/500 ml di latte
sale e pepe q.b. 
zenzero in polvere q.b.

olio per friggere 


PREPARAZIONE:

la sera prima di fare il pollo fritto, saliamo e pepiamo le ali di pollo e lasciamole a riposare qualche minuto


 mettiamo le ali a marinare nello yogurt e lasciamole in frigorifero, anche per un giorno intero


Prendiamo la farina e versiamo tutto il barattolo di insaporitore  Ariosto per carni arrosto e grigliate gusto piccante e mischiamo bene con le mani




prima di friggere, usciamo le ali dal frigo, aggiungiamo 2 uova, il latte e mescoliamo bene il tutto.
Sgoccioliamo le ali ....

e paniamole nella farina già insaporita.
Ripetiamo l'operazione per due volte, quindi nuovamente immerse nella marinatura e nuovamente passate nella farina.....




In una larga padella fate scaldare bene abbondante olio per friggere ed immergete le ali di pollo panate.
Fate friggere bene fino a completa doratura assicurandovi che anche all'interno siano cotte. Dovranno risultare cotte e morbide all'interno ma croccanti all'esterno 

Ragazzi, che dirvi...... provare per credere !
Un gusto deciso,  da vero fast food. Un profumo che non vi dico. Quella sera, qualche pezzo rimase e Giuseppe, per il pranzo del giorno dopo,  mi richiese le ali di pollo fritte del Kentucky, così.... senza neanche scaldarle......erano troppo buone per rinunciarci !


E ora americanizzatevi anche voi ...... semplici, no?!?!?!?!

Baci a tutti, Enza!!




Ah.... dimenticavo..... mischiate la farina e la marinatura che avanzano. Aggiungete un pò di lievito istantaneo e fate delle frittelle ......
perchè è giusto non buttare nulla e anche queste andranno a ruba !!!!!!!




Potete trovare la ricetta anche sul sito Ariosto
ARIOSTO
http://www.ariosto.it/it/ricette/carni/874-pollo-fritto-del-kentucky.html

mercoledì 16 settembre 2015

Cartocci con crema al forno ...(e non solo)!!!



E che dirvi Ragà! Qui si pensa sempre a mangiare, le mani e la testa devono stare sempre in movimento, ma spesso è la gola a dare le indicazioni. Vabbè, che sono golosa si è capito, che adoro i lievitati anche e che se posso usare il forno anzichè la padella è anche meglio; no... è solo per far finta di giustificare il fatto che apparentemente, sti cartocci,  sono più leggeri di quelli fritti.... ma apperentemente, eh, perchè i dolci sono dolci e quando si mangiano, dopo ci si deve pentire di averlo fatto.... dopo però!!!!

In realtà, il cartoccio che vedete in foto è la versione al forno del cartoccio fritto, quello che tutti conosciamo e che in moltissimi fanno in quanto buonissimo e stragoloso (io aspetto il freddo e mi butto anche in quello fritto), ma credo che in pochi conoscano anche la versione al forno e allora ve la racconto velocemente. 

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RICETTA:
Per l'impasto: 
100 gr di yogurt di kefir già zuccherato
170 gr di acqua
(oppure 250 gr gr di acqua)
250 gr di farina manitoba
250 gr di farina 00
1 bustina di lievito secco
50 gr di strutto
50 gr di zucchero
10 gr di sale 
10 gr di miele
1 uovo per spennellare i lievitati prima di infornare
(a piacere, durante l'impasto, aggiungere scorza di limone o di arancia grattuggiata, zafferano o curcuma per conferire all'impasto il colore giallognolo tipico delle brioche).


ORA PROCEDIAMO PER L'IMPASTO:
Mischiate acqua e kefir.
Sciogliete lievito, strutto (grossolanamente) e zucchero nel liquido. 
Fate un impasto aggiungendo man mano gli altri ingredienti. Dovrete ottenere una palla liscia. Lasciate lievitare fino al raddoppio.



Su una spianatoia infarinata capovolgete l'impasto lievitatato. Ricavate delle palline che stenderete tipo grissini. Ingrassate dei tubi per fare i cannoli (con burro o strutto) e avvolgete attorno l'impasto steso tipo grissini. Impostate in una teglia con carta forno oppure oleata e infarinata (ma che sia antiaderente in questo caso).




 Lasciate ancora 30 minuti a riposare. Spennellate con uovo battuto e infornate in forno caldo a 200° che abbasserete a 180° appena infornerete i cartocci. Fate cuocere per circa 15 minuti, controllate sempre la cottura. Dovranno risultare ben dorati. Uscite dal forno e fate raffreddare completamente e vedrete quanto saranno morbidi (peccato che non riesco a caricare i video..... qualcuno sa dirmi come si fa??? Vi farei proprio vedere la morbidezza di questi cartocci, quasi a toccarla con mano)




PROCEDIAMO PER LA CREMA PASTICCERA:

-250 gr di latte
 -250 gr di panna liquida fresca,
- 100 gr di zucchero (oppure qualcosa in più se la volete più zuccherata) -
 - 4 tuorli 
-65 gr di frumina 
- bacca di vaniglia.

Montate i tuorli con lo zucchero. Sciogliete la frumina in un pò di latte. In un pentolino mettete il restante latte, la panna, la frumina sciolta, lo zucchero, i semini grattati dalla bacca di vaniglia, i tuorli montati con lo zucchero. 
Mescolate sempre e continuamente a fuoco moderato fino a che si addensa. Noterete la consistenza giusta appena la crema sarà vellutata, alzate il cucchiaio e se resterà un velo a coprirne il dorso, ci siamo!
 Lasciatela raffreddare e mettetela in frigorifero. Si addenserà ancora.



Appena i cartocci saranno freddi, con una tasca da pasticcere, riempiteli con la crema .......




e spolverizzate di zucchero a velo.



Se volete potrete decorare le estremità con granella di pistacchio, o nocciole, o mandorle (io non ne avevo ma l'avrei messa volentieri)

Ragazzi sono straordinari!!!! Pensate, mentre li mangiate, la crema che fuoriesce e che non potete fare a meno di riempirvi la bocca di una bontà infinita!
Però, questi cartocci, avrei dovuto farli con la crema di ricotta, che da noi è un mast nella pasticceria e soprattutto per questo tipo di dolci. Non avevo fatto in tempo a comprare la ricotta e dovendo seguire tutta una procedura per fare la crema come si deve, avrei perso troppo tempo. 
Niè.... la golosità ha fatto il suo lavoro e mi ha indotto in tentazione, facendomi peccare !!!!





Ehi ...ehi ...ehi ... un momento, aspettateeeeee!!! 
Non volete vedere cosa ho fatto con lo stesso impasto? 
Erano giorno che Giuseppe me li chiedeva .... vabbè inutile dirvi che fine hanno fatto in pochi minuti.
EVVIVAAAAAA LA NUTELLAAAAAA
 ... e chi se ne importa se una volta tanto ci diamo alla pazzia e ci mangiamo tutto ???? 



 Ecco.... così vi voglio.... belli golosi e tentati come me. E ora tutti in cucina!

Bacetti a tutti, Enza!!!