martedì 15 marzo 2016

BACCALA' A SFINCIONE .....




Ecco che arriva Pietro con un nuovo contest......
Saprò anche mettere le mani in pentole e padelle, ma per quanto riguarda ricette storiche o legate ai monumenti, in generale, non ne parliamo e andiamo avanti.
Però, le ricerche si possono sempre fare.... eh eh eh, voi che dite???
Quindi uno di questi ultimi pomeriggi, messa davanti al pc, cominciai a pensare ai monumenti che regnano nella mia meravigliosa città e, chissà perchè, pensai subito al Palazzo dei Normanni 


(foto presa dal web)

Mah !!! Forse perchè Maestoso e Regale, forse perchè è una delle prime mete dei turisti, forse perchè a sovrastare questa Magnificenza, c'è la meravigliosa Cappella Palatina..... 


(foto presa dal web)


o forse perchè era proprio destino arrivare alla mia ricetta, che qui vi presento, ma  il Palazzo dei Normanni fu proprio la mia ispirazione e da qui arrivai alla ricetta.

Ovvio,  che dalla parola "Normanni", cominciai la mia ricerca e quindi a qualcosa che legasse questo Popolo ad una ricetta tipica della mia Palermo e pensate un pò.... approdai al "Baccalà"!!!

Certo, non tutti sanno che il Baccalà altro non è che un tipo di merluzzo che arriva dai mari del Nord e che quindi furono proprio i Normanni a portarselo dietro quando giunsero in Sicilia, intorno all'anno mille. 

No, perchè dovete sapere, che i Normanni (dai quali penso di essere una diretta discendente .... peccato, però, che non riesco a trovare i tesori dei miei Avi....), mica si muovevano con le navi ed un pezzo di pane.....macchè,  quelli si portavano dietro tutte le loro abitudini alimentari e con queste anche il "pesce bastone" . 

Il "pesce bastone", altro non era che il merluzzo, sviscerato e steso all'aria aperta,  a penzolare  da rami degli alberi affinchè si potesse asciugare. In questo modo il pesce si asciugava e si disidratava, riducendosi, appunto, ad un bastone.

In questo modo, i miei avi Vichinghi (e chissà che non ci fossero anche Asterix ed Obelix nella mischia....),  potevano solcare i mari del mondo,  con le stive piene di questo pesce che ben si conservava e oltretutto risultava leggero e nutriente. 

Ecco come arrivò il "baccalà" a Palermo. Il termine discende dalla lingua tedesco-scandinavo “bakel-jaw”, cioè pesce bastone o  stoccafisso che in inglese sta per “stock-fish”, che essiccato diveniva appunto un bastone.

Ora,  direte voi, che ci entra  qui il Baccalà con il contest di Pietro e Manu? Ci entra, ci entra!

I Palermitani, premesso che hanno  attribuito questo termine alle belle donzelle, giusto per fare un complimento piuttosto succinto (che non vi sto a specificare, caso mai fate qualche ricerca..... )  hanno sempre avuto la buona creanza di rendere buono tutto ciò che mettevano in tavola, seppure si trattasse di una pietanza povera. Volete che non lo facessero anche con il Bacccalà? Ovvio che proprio nella Patria dello sfincione .... nasce il "BACCALA' A SFINCIONE" e se non fosse nato tutto dal Palazzo dei Normanni, dai miei avi Vichinghi e dal contest di Pietro e Manu, non avrei mai saputo dell'esistenza di questa meravigliosa ricetta che ha sorpreso me e tutta la mia famiglia, che di solito non mangiamo il baccalà ......

     Con questa ricetta ho partecipato al contest 

        RICETTE MONUMENTALI ... 

..... E' HO VINTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO





INGREDIENTI
un filetto di baccala' (pezzo unico) di circa 700/800 gr
una latta di pomodoro pelato
olio extra vergine di oliva q.b.
1 cipolla grande
2 o 3 patate
origano
2 o 3 pugni di pan grattato
sale e pepe q.b.


PROCEDIMENTO

Innanzitutto, fare un emulsione con il pomodoro pelato che avremo ridotto in poltiglia, olio, sale , pepe e origano


Mettere il filetto di baccalà in una teglia irrorata di olio evo



aggiustare di sale e pepe e mettere, sopra il pesce, le patate affettate, naturalmente prima lavate e pelate (aggiustate di sale, solo se ritenete necessario)



Ora affettate la cipolla e mischiatela al pomodoro pelato condito e versate il tutto sulle patate affettate, distribuendo bene e cercando di coprire l'intera superfice 



Ora spolverizziamo con il pan grattato 


Inforniamo per circa 30 minuti a 220° (io in forno ventilato) , più 5/7 minuti con funzione grill per far fare una crosticina in superficie. Controllate la cottura con la forchetta, se affonda morbidamente nelle patate, significa che potete uscire la teglia dal forno. 



Lasciate raffreddare un pò e poi servite porzionando.



Forse non ci crederete, ma davvero è una ricetta squisitissima, non pensavo che avrei mangiato un pesce così buono che è risultato morbido, saporito, profumato ..... che addirittura ha sorpreso anche mia madre che per la prima volta ha mangiato una specialità palermintana, non riconoscendo il gusto del Baccalà che pur conosce. 
Mio figlio, per esempio, che non gradisce molto il pesce, ha mangiato e anche volentieri.
 Quindi che dire...... 

- grazie Pietro e Manu che mi avete fatto riprendere gli studi di storia e di storia della mia Palermo......

- grazie ai "miei avi Vichinghi ", che se non avessero importato il Baccalà da molto lontano, oggi non avrei potuto cucinare una ricetta così squisita......

- grazie al popolo Palermitano che pur di mangiare bene, spendendo poco, ma sempre con gusto e profumo che pervade ogni poro della pelle, hanno inventato questo meraviglioso .....

BACCALA' A SFINCIONE 


Baci a tutti, Enza