giovedì 26 marzo 2015

Merluzzo Fritto ..... alle 3 salse!!!!



E ci si mette anche lui, il caro Amico Saverio che un bel giorno lanciò un altro contest Ariosto ..... Ancora una ricetta da inventarsi, ma questa volta doveva essere sorprendente. Non è il primo contest, sicuramente non sarà l'ultimo, ma con ricette di pesce (per i contest di Ariosto.... ovviamente) mai partecipato  !!!!
Qualche giorno prima, il corriere suonò consegnandomi Impan ed altri insaporitori Ariosto, che ricevo sempre con grande piacere. Visto il contest cominciai a pensare...... uscii per fare la spesa. Pensavo al pesce.... ok ma quale????...... pensavo al finocchietto selvatico...... pensavo ad un pesto..... pensavo a mille cose e mille cose che potessero veramente stupire. Senza pensarci 2 volte, andai dal mio pescivendolo..... c'era poca scelta, anche colpa del brutto tempo che in quei giorni proprio non voleva allontanarsi dalla Sicilia e dal nostro amato mare. Solo merluzzi, alici e gamberi...... Quasi con aria di delusione stavo per andare, quando arrivò l'illuminazione e forse anche il pescivendolo mi lesse nel pensiero. C'era un bel merluzzo grande...... "e se facciamo i filetti di merluzzo ???? " mi disse guardandomi in faccia, quasi come ad aver letto il mio pensiero, già .......era proprio a quello che stavo pensando, i filetti di merluzzo fritti. 
Ecco che si mise in moto una macchina che mi fece andare a 3000 !!!!

Benedetta connessione che ti segue ovunque.....entrai in macchina "ciao Maurizio, devo partecipare ad un contest Ariosto. Devo fare un pesce panato fritto, con l'impanatura Ariosto e sto pensando di accompagnare con un pesto ai finocchietti etc etc.......... comincia a pensare!!!!!!"

Giusto il tempo di arrivare a casa e trovai il messaggio di risposta diceva così "un'idea ce l'ho...... !!!!"
E come sempre tra i miei ingredienti e le idee di Maurizio .........

"FILETTO DI MERLUZZO FRITTO...... CIPOLLA ROSSA IN AGRODOLCE SFUMATA CON ACETO DI VINO ROSSO....... PURE' DI FINOCCHIETTI E PISELLI......... MAIONESE AL CAFFE'"


Ecco.... tutto mi piaceva e tanto mi intrigava quella maionese al caffè ...... "così abbiamo anche i colori.....non manca niente" - mi scrisse lo Chef!
Giusto, c'erano i colori, ma il sapore ???? Questa volta niente ospiti, le mie solite cavie, la mia famiglia...... ma mai migliori critici ..... almeno loro ti dicono la verità e se qualcosa non piace non piace,  ma non fu questo il caso..... anzi, il risultato fu sorprendente oltre ogni misura !!!!!

Con questa ricetta partecipo al Contest di Primavera di Ariosto



ed al programma di affiliazione

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INGREDIENTI:
650/700 gr circa di filetti di merluzzo
olio di girasole o arachidi q.b. 
100 gr di piselli surgelati
100 gr di finocchietto di montagna fresco 
1 cipollina
1 bicchiere di acqua 
maionese fatta in casa (oppure compratela)
1 tazza di caffè espresso ristretto e amaro
1 cipolla rossa
zucchero di canna q.b.
aceto di vino rosso q.b.
olio evo q.b.
sale e pepe q.b. 


PROCEDIMENTO

- innanzitutto sciacquiamo il pesce e lasciamolo a riposare in frigo

Prepariamo la maionese al caffè:

- facciamo un caffè espresso ristretto e senza zuccherarlo. Lasciamo raffreddare completamente

- fate una maionese home made

(oppure usate quella acquistata) - Prendete una quantità di maionese poco più di una tazzina da caffè. Aggiungete man mano il caffè ristretto alla maionese e assaggiate, non si deve esagerare col caffè .......




avrete la sensazione di un retrogusto piuttosto amaro, ma niente paura, il gusto cambierà dopo che la maionese avrà riposato ed è proprio nell'accostamento con le altre salse che il gusto sarà divino!

Prepariamo il purè di finocchietto e piselli:

tritiamo la cipollina, i piselli ancora surgelati ed il finocchietto 





- aggiungiamo circa 50 gr di olio evo e lasciamo soffriggere per circa 3 / 5 minuti mescolando spesso 
- passato questo tempo, aggiungiamo l'acqua, saliamo e pepiamo, facciamo cuocere fino a che l'acqua si sia asciugata 


- teniamo in caldo (p.s.: io ho usato il bimby per tritare e cuocere, voi usate ciò che avete a disposizione)



Ora passiamo alla cipolla in agrodolce:
affettiamo la cipolla finemente

- facciamo saltare in padella con olio evo e sfumiamo con aceto di vino rosso


- aggiungiamo lo zucchero. Facciamolo caramellare e spegniamo 


Ora passiamo al pesce

- prendiamo i nostri filetti, bagniamoli prima nell'olio di girasole o arachidi e paniamoli con IMPAN ARIOSTO 







- friggiamoli ..... in olio caldo, fino a che si sarà formata una crosticina dorata e croccante. Ora possiamo servire il merluzzo, ancora caldo con le tre salse.....


Al palato dovrà arrivare un boccone completo di tutto..... ma il tutto non mischiato.... si dovranno distinguere le tre salse, che dovranno arrivare in tavola esattametne così: la cipolla tiepida, la maionese fredda, il purè di finocchietto caldo


Voi non ci crederete, ma i miei "critici" restarono straordinariamente sorpresi da un gusto talmente sublime che se avessi preparato 3 kg di filetti, non si sarebbero risparmiati di finirli tutti e senza fare complimenti. Chi mi sorprese più di tutti fu mia madre, abituata ai gusti dei suoi tempi, tradizionali e tipici, non poteva finire di dire quanto fosse buono quel pesce così particolare e inusuale (come è tipico che siano le ricette di Maurizio....).




Non so che effetto vi farà tutto questo, solo leggendo e guardando le foto, ma una cosa è certa...... che se non provate, vi resterà il pentimento almeno di averne potuto parlare, in un futuro prossimo!

Ok Chef, ancora un bersaglio centrato........ non importa come finirà con il contest, ciò che importa è ciò che man mano riesco ad imparare e a mettere in pratica, grazie alle tue meravigliose idee culinarie!


Bacia tutti, Enza



mercoledì 25 marzo 2015

I "SFINCI" DI SAN GIUSEPPE - Sua Signora la SFINCIA


Era il 18 di marzo e Sandro mi ricordò che il giorno dopo sarebbe stata la festa di San Giuseppe. Mio figlio avrebbe fatto l'onomastico, oltre che essere la festa del papà, come non festeggiare con le "sfince di San Giuseppe"???? E se Sandro me le chiedeva in particolar modo, non potevo dirgli di no......e Sfincia fu!!!!!

Arrivò il giorno 19 di marzo, mi recai al lavoro come ogni mattina e mentre lavoravo, mi ricordai che tra tutti gli ingredienti avevo dimenticato lo strutto. MA COME AVEVO POTUTO DIMENTICARLO, CHE E' UNO DEGLI INGREDIENTI PRINCIPALI PER LE SFINCE?!?!?!?!?. Meno male...... Sandro avrebbe finito di lavorare prima di me e poteva procurarmelo. Ecco fatto, torno a casa....... pranzo veloce...... e tutti via dai piedi, mettiamoci in moto per le Sfince...... il dolce per i miei uomini doveva essere pronto prima che ritornassero dagli allenamenti di calcetto di Giuseppe, solo che quel giorno, per pura casualità, non furono gli unici a tornare  a casa ...... vedrete vedrete.....!!!


Con questa ricetta partecipo al programma di affiliazione
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A Natale,  avevo già fatto le sfince di San Guseppe , buonissime anche quelle, aggiunsi però degli ingredienti che non conferirono alle sfince l'originalità del dolce, rendendolo un tantino diverso rispetto al classico, dimenticandomi, tra l'altro, di mettere le foto del passo passo che ora invece vi mostro.


INGREDIENTI:

1/2 lt di acqua
400 gr di farina
120 gr di strutto
7 gr di sale
10 uova medie

Per friggere:
olio di semi di girasole e strutto di pari quantità

Per Farcire:
1 kg di ricotta fresca
zucchero a velo q.b. (sono andata ad occhio in base a come si preferisce la dolcezza della crema)


PROCEDIMENTO:
Intanto, la sera prima di fare le sfince, mettere la ricotta fresca a colare in uno scolapasta. Dopo 24 ore almeno, aggiungere lo zucchero a velo e fare la crema, mescolando fino al completo assorbimento dello zucchero e fino ad ottenere una consistenza piuttosto liscia. Io mi aiuto sempre con il bimby - (Pietro mi suggerì, dopo , di mettere a colare a ricotta direttamente con lo zucchero semolato e di fare la crema, sempre il giorno seguente, sbattendo bene bene con una forchetta o una frusta..... - la prossima volta proverò questa versione)


Mettere la crema in un contenitore e lasciarla riposare in frigorifero

Per le sfince:
Mettere in un tegame acqua, sale, strutto e portare ad ebollizione. Spegnere il fuoco ed unire la farina. Mescolare bene con un cucchiaio di legno, fino a quando l'impasto si staccherà dalle pareti della pentola


Fare raffreddare l'impasto e dare una bella mescolata (aiutatevi con un robot da cucina)

A questo punto, aggiungere le uova, facendole assorbire all'impasto uno ad uno. Dobbiamo ottenere un impasto elestico  a nastro

Ora, in una padella capiente, scaldare olio e strutto, come dice Pietro (vi ricordate le sfince di San Pietro???? Eh Si, lui....!!!!), deve essere appena fumante. Con un cucchiaio cominciamo a prendere l'impasto e spingendolo col dito buttiamolo in padella 


Come per incanto, ad un certo punto, le sfince cominceranno a gonfiare

e magicamente cominceranno a spaccarsi...............e a girarsi........ 





siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii............ sono loroooooooooooo ............... I SFINCIIIIIIIIIIIIIIIII

Dunque ragazzi, l'odore del fritto arriverà fino agli indumenti intimi e se non avete una cucina all'esterno, sigillate  tutte le porte di casa, perchè l'odore di frittura arriverà ovunque, a meno che non abbiate il famoso e oramai mitico coperchio MAGIC COOKER ......e allora farete la frittura più felice che abbiate mai fatto,  senza sporcare, senza lasciare puzze in giro per casa e le sfince avranno un sapore ed un gusto sublime che certamente non saprà di olio fritto. 











Mettiamo la crema di ricotta, che sta riposando in frigo, dentro una sac a poche e farciamo le sfince..... Io le ho tagliate al centro, ma si possono farcire mettendo la crema sulla Sfincia ......

 ECCOLEEEEEEE




Decoriamo con zucchero a velo........ et voilà




........ e miss SFINCIA è tutta per voi 












Quel giorno, manco a farlo apposta, vennero:
mio fratello, che di casa sta a Modena e di nome anche lui Giuseppe, quel giorno capitò da me......-  al campo dove mio figlio si allena mancava l'acqua e mio figlio e Gabriele vennero a farsi la doccia a casa mia........merenda con le sfince - Sandro non vedeva  l'ora di tornare a casa per fare merenda anche lui........con le sfince -  Mia madre (che sta con me) di solito non chiede dolci perchè ha paura che le si alzi la glicemia..... quel giorno si scordò della glicemia, come non l'avesse mai conosciuta........ - venne Angela a prendere Gabriele e dopo che la ricetta me la diede proprio Pietro, suo marito, pensate che non le dessi le sfince per fargliele testare o "tastare"?????-  Mi chiamò mia nipote: "zia, hai fatto le sfince???" ..... secondo voi, potevo dire di no e mangiare le sfince facendomi venire i sensi di colpa senza farle assaggiare anche a casa dall'altro fratello????? - e gli amici vicini???? qualcuno sapeva che avrei fatto le sfince e quindi ...... Sfinci pì tuttiiiiiiii!!!!!!!  Meno male che mia sorella sta lontano da casa mia ...... non potevo arrivare anche a Sferracavallo, ma ho promesso di  rifarle e mangiarle insieme......

Ecco, questà è l'ultima sfincia che è rimasta  e che in onestà vi dico, ce la siamo litigata ........




Baci a tutti, Enza!!!!!!





lunedì 23 marzo 2015

IL CUORE DELLO SCRIGNO.....!!!!


 Ore 7,20 del mattino..... tazza del caffè tra le mani ..... e mentre sorseggi, la mente vola e va alla cena che, da lì a pochi giorni, avrei preparato per i nostri cari Amici !
Come un flash pensai a crepes, carciofi, ricotta.,  spek; però non riuscivo bene a capire come assemblare  e se fosse stato il caso di aggiungere besciamella o qualche altra salsetta. Automaticamente prendo il telefono e scrivo un messaggio: "Maurizio, devo fare una cena per cari amici. Ho pensato ad un primo e voglio fare bella figura,  che non sia il solito primo.  Che ne pensi di un fagottino con dentro carciofi, spek, ricotta???? Che faccio, devo stufare ? Metto la besciamella? Insomma, il tutto appatta ???? - Sapevo che Maurizio probabilmente, appunto per il lavoro che fa, a quall'ora dormiva, ma prima o poi si sarebbe svegliato e mentre io pensavo, magari ....chissà, sarebbe arrivata l'illuminazione. Tra una sfaccendata e l'altra arrivò un messaggio : ti posso chiamare? .... non ci pensai 2 volte, ciò significava che forse ci stava qualcosa in più di una semplice illuminazione. E fu così che  Amsterdam e Palermo si misero in contatto telefonico per la prima volta e  quelle scritture virtuali, che tanto avevano dato vita a ricette stupende, adesso diventavano voci reali ..... e non vi nascondo, che l'emozione fece la sua parte, avrei parlato con il mio Chef preferito, con il quale non ci siamo mai risparmiati di scambiarci idee, di arrabbiarci per idee divergenti e anche con toni piuttosto alticci, ma adesso avrei sentito quel ragazzo, per il quale ho una stima infinita...... chissà che avrebbe pensato di questa folle che scrive così presto di mattina, pensando già al cibo !



Una lunga chiacchierata e quasi come nelle favole, la fata (in questo caso "il mago") trasformò quegli ingredienti - i miei ingredienti - , in una ricetta unica, sciccosa e di un effetto pazzesco. Lo spek si trasformò in pancetta, i carciofi,per incanto,diventarono dei cuori sorprendenti...... le foglie dei carciofi si tramutarono in petali danzanti che avrebbero fatto festa a quel meraviglioso piatto...... ma c'era ancora tanto altro da raccontare!

Presi appunti.......
 avevo in testa tutti  gli ingredienti, del resto erano i miei, ma non potevo perdermi nessun passaggio ......tutto doveva essere impeccabile ........


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INGREDIENTI:

PER LE CREPES (ne verranno 11 0 12) 
- 500 gr di latte
- 200 gr di farina
- 40 gr di burro
- 4 uova
- 1 pizzico di sale

PER IL RIPIENO
- 10 carciofi
- 100 gr circa di pancetta a cubetti
- 100 gr circa di provola affumicata
- prezzemolo q.b. 
- 500 gr di ricotta fresca 
- olio evo q.b.

PER ACCOMPAGNARE  E DECORARE:
- besciamella (fatta con 1 lt di latte + 100 gr di farina + 50 gr di burro + 1 cucchiaino di sale + noce moscata q.b. + pepe nero o bianco q.b.)
- olio al basilico 
- pomodorini datterini
- petali di carciofi fritti


PROCEDIMENTO:

- facciamo le crepes nel solito modo e teniamo da parte.
- puliamo i carciofi e tagliamo la parte superiore. Togliamo tutte le foglie esterne, fino ad arrivare quasi al cuore del carciofo, ma non buttiamo le foglie tolte, mettiamole da parte. Mettiamo i carciofi in acqua e limone

- prepariamo un trito con la pancetta, con la provola ed il prezzemolo
- scoliamo l'acqua dei carciofi ed allarghiamoli con delicatezza. Irroriamoli con un pò di olio evo e riempiamoli con il trito appena fatto. Mettiamoli dentro un tegame ed aggiungiamo pochissima acqua sul fondo. 




- Copriamo e lasciamo cuocere (quasi al vapore), ma la cottura dovrà essere leggera ed i carciofi non cotti del tutto





Ora formiamo lo "Scrigno"

- Mettiamo al centro di ogni crepe, una cucchiaiata abbondante di ricotta e mettiamo sopra il carciofo ripieno già cotto

- con molta cura chiudiamo lo scrigno legandolo con strisce di cipollina cotta o fili di prezzemolo e, solo se servirà, teniamo lo scrigno chiuso con degli stuzzicadenti, che toglieremo prima di servire



- Avremo già preparato la besciamella, che metteremo sul fondo di una teglia larga. Usate una quantità di besciamella, che riterrete necessaria

- adagiate con delicatezza tutti gli scrigni sulla besciamella


- Infornate in forno caldo  a 180° , lasciando cuocere circa 15 minuti !

- Nel frattempo prepariamo un frullato con un pò d'olio e qualche foglia di basilico, ammollata prima in acqua bollente per qualche secondo ed asciugata su carta assorbente o su un panno asciutto 


 - saltiamo in padella i pomodorini senza la buccia e senza farli rompere 

- paniamo le foglie dei carciofi con farina di rimacino e friggiamole, mettiamole su carta assorbente  

(non sembrano davvero dei petali) 


- Appena gli Scrigni saranno cotti, impiattiamo avendo cura di prenderli dalla teglia con un largo cucchiaio, prelevando anche la besciamella. Adagiamo lo Scrigno su un piatto fondo e decoriamo con i pomodorini, qualche goccia di olio al basilico e i petali di carciofi fritti



Il piatto così realizzato e presentato in tavola,  appaga gli occhi dei commensali che ancor prima di gustare, hanno la sensazione che vista ed olfatto, meravigliati da questa esplosione di colori e profumi,  quasi non vorrebbero profanare quello Scrigno così prezioso! Ma il palato insiste e la curiosità di sapere che tesoro contiene  quello Scrigno è davvero tanta...... ed ecco il tesoro..... davvero una sorpresa per i commensali . Un cuore forte, profumato e delicatamente ricco negli ingredienti.......

IL CUORE DELLO SCRIGNO



Una preparazione apparentemente lunga ,  ma elaborata dalla fusione di un'idia partita ed approdata su terra fertile,che ha fatto sbocciare un'armonia di gusto incommensurabile!

Tutto lavorato dietro la sapiente maestria di Maurizio; avevo toccato quegli ingredienti e quindi sapevo cosa stavo offrendo ai miei ospiti. Ero già molto più che soddisfatta e orgogliosa, quando vidi lo scrigno chiuso e adagiato nella teglia pronta da infornare, ma solo quando mi ritrovai seduta con il mio piatto davanti, mi resi conto che in realtà, quello era davvero un piccolo tesoro, curato nei dettagli .... quasi un dipinto!

Chef, che devo dirti..... le parole non basterebbero più a ringraziarti, ma credo che qui tutto parli da sè!


Un bacio a tutti,  Enza