E proprio ieri, mentre mi trovavo a sfaccendare, mi capitò tra le mani il mio meraviglioso libro di ricette siciliane.
Lo aprii, mi feci prendere dalla scusa per fare pausa, cominciai a sfogliare cercando qualche ricetta particolare, mentre ancora tutta la cucina era sotto sopra (ma chi se ne importava), guardai l'indice, non so cosa cercassi esattamente, ma arrivai esattamente alla pagina dove lessi "CUTUME' ".
Il nome.... si! Forse quello mi sembrò tanto simpatico al punto di provare almeno a guardare di cosa si trattasse.
Wowwww, pochi ingredienti e ce li avevo tutti ! Mi sarei messa subito all'opera , ma la ricotta, elemento principe dei Cutumè, doveva essere asciutta, senza il siero, e quello mi bloccò, ma solo in quel momento perchè non sarebbero passate oltre 24 ore prima di fare quei dolcetti, strani, ma che tanto mi attraevano. Così messa la ricotta a colare dal siero, questa mattina il mio primo pensiero furono i "Cutumè" !!!
Con questa ricetta partecipo al programma di affiliazione
INGREDIENTI
400 gr di ricotta (al netto del siero)
200 gr di farina 00
2 uova
1 pizzico di sale
olio per friggere (io ho usato olio di arachidi)
Cannella q.b.
olio evo q.b.
Miele q. b.
Mettere la ricotta in frigo, per una notte, e far colare il siero.
In una larga terrina mettere la ricotta, senza il siero, e lavorarla con una forchetta per qualche minuto
Versare la farina setacciata, le uova ed il pizzico di sale
Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno ed aggiungere la cannella (q.b. secondo gusto personale)
Impastare bene, con il cucchiaio o con le mani se credete; dovrete ottenere un impasto molto molliccio
ma ben amalgamato
Lasciate riposare per 2 ore, 2 ore e mezzo.
In una larga padella, scaldare abbondante olio per friggere. Bagnatevi le mani nell'olio evo, prelevate piccole quantità di impasto che girerete tra i palmi e con il dito poi fate un buco al centro, abbozzando delle piccole ciambelle.
Tuffate le ciambelline nell'olio caldo.Aspettate che comincino a gonfiarsi e fatele dorare bene da entrambi i lati
Appena cotti e ben dorati, metteteli su carta assorbente.
Ancora tiepidi, cospargeteli di altra cannella ....
...... e di abbondante miele!
Bene ragazzi..... non immaginavo proprio!
Non sono sfince, non sono bignè, anche se hanno una parvenza di entrambi.
Non c'è zucchero nell'impasto, ma il connubbio tra queste ciambelline fritte, il miele e la cannella, è davvero qualcosa di straordinario, oserei dire perfetto!
Ho provato a fare ricerche per capire le origini di questi dolcetti molto siculi nel loro essere, ma con scarsi risultati. Grazie ai miei favolosi Amanti della Cucina Siciliana, che mi hanno aiutato nelle ricerche, sono venuta a conoscenza che i Cutumè, sembrerebbe, siano originari del Catanese, anche se in molti non li conoscono. Altri ancora sostengono che siano originari del Trapanese, ma sta di fatto che sono Siculi e come tutte le particolarità Siciliane ...... sono davvero buoni!
La ricetta suggerisce di mangiarli tiepidi, a me sono piaciuti molto anche freddi , anzi forse anche meglio, perchè il riposo fa prendere di gusto i dolcetti con il miele e la cannella. Si mantengono morbidi e il loro profumo vale la pena di farli senza pensarci 2 volte.
Baci a tutti, Enza!